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IL GIARDINO   Lungo la strada della vita ho incontrato tante persone. Alcune di loro sono pietre miliari della mia esistenza, esempi eterni di “saper vivere”. Altre si sono distinte per trionfo  della pura apparenza. Tante belle persone, umili, discrete, ho avuto la fortuna di incontrare: profumano i giorni come il pane fragrante o la frutta appena colta. Sono persone che non si “scoprono” facilmente, restie alle adulazioni e alle passerelle. Sono diamanti puri. Il tempo insegna, fa i conti. Il tempo è maestro di vita. Durante il nostro breve passaggio terreno circondiamoci di fiori profumati nel nostro giardino. All’inizio sembrerà un po’ spoglio, basterà attendere con pazienza e amore la fioritura. Gerarda Forlenza 2 agosto 2023 (Nella foto: ingresso al giardino segreto della nostra esistenza)  
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La stella

(fo.ge.) Lassù  sembri immortale. Un attimo e svanisci per l'eternità. La tua fine  illude qualcuno che anela  a mondi fantastici, irraggiungibili. La vera felicità è nella reale illusione di entrare  a far parte del mondo in quel preciso momento: nel tuo vuoto che subito andiamo ad occupare con il nostro carico di sogni.                                                                                         (fo.ge.)

La dignità

Non meritiamo tutti di vivere alla grande, non meritiamo tutti di avere il brillante, non meritiamo tutti di avere tanti soldi, ma sicuramente meritiamo il rispetto della nostra persona, sacrosanta, inviolabile con tutte le sue mille sfaccettature e sfumature. La persona è sacra e la sua dignità non si tocca. (fo.ge)

Lapilli e cenere

La bocca di pietra prevede il futuro ... le fauci con denti  grondanti di odio  azzannano pensieri vacui, pochi e dispersi, a galla rimane solo l'ombra di un simulacro ...  non assomiglia neanche lontanamente  ad un uomo. Si preparano  il brodo della lava: mietono vittime ancora innocenti che diventeranno a loro volta i nuovi carnefici, i loro! Chi li salverà? Un raggio di sole aspetta il loro stupore ...  troppo intenti nei loro specchi a riflettere  visioni deformate e  a lucidare le tazze dei vasi. (fo.ge.)

Non è la pietra ...

Fra le pieghe di una felicità annunciata si insinua il freddo. Non è il freddo della pietra esposta a pioggia e sole, che pur si riscalda e scalda. Non è il freddo dell'inverno ormai trascorso. Non è il freddo degli occhi spenti che pur continuano a parlare con i loro ricordi. Un piccolo rivo scava  un fiume sotterraneo: trasporta detriti, rifiuti, erbacce e plastica. (fo.ge.)